Tag: tornei

Guida, Bianchini, Venticinque: tris di argento a San Miniato!

Strepitosa prestazione dei nostri atleti, finalisti nel singolare e nel doppio misto.

di Mattia Galigani

Il nostro 2021 ricco di successi non ha alcuna intenzione di fermarsi. Al torneo di III° Categoria lim. 3.4 organizzato sui campi del TC San Miniato, abbiamo assistito ad un vero tsunami poggibonsese. Tre dei nostri atleti, infatti, hanno raggiunto l’atto conclusivo nei tabelloni ai quali si erano iscritti, dimostrando carattere, affinità e tatticismo.

Stiamo parlando di un trio splendido formato da Riccardo “Super Fusto” Guida, finalista nel tabellone di singolare, e la coppia delle coppie: Silvia Bianchini e Marco Venticinque, secondi classificati nel doppio misto.

Il cammino di Riccardo verso la finale è filato liscio e senza troppi imprevisti, fatta eccezione del primo incontro disputato. Partito come Testa di Serie Numero 7 del tabellone, il nostro atleta ha affrontato al debutto il 4.2 Filippo Giannini, vera sorpresa del torneo. L’incontro, ricco di pathos e momenti da brivido è terminato solo dopo l’ausilio del Super Tie-Break decisivo, riportando quindi un punteggio finale di 6-4 6-7 10-4 in favore di Riccardo. Tutti i turni successivi sono stati invece superati brillantemente in due set, sfoggiando un tennis preciso ed efficace. Degna di menzione è senza dubbio la vittoria in semifinale ai danni del 3.4 Mauro Brini, abbattuto con un perentorio 6-1 6-4.

In finale, Riccardo ha affrontato la Testa di Serie Numero 1 Gianmarco Cai, il paladino del pubblico di casa. Le condizioni meteorologiche avverse non hanno certamente favorito lo spettacolo, con molti punti influenzati dal forte vento. Dopo un incontro incerto e combattuto è stato il padrone di casa ad avere la meglio, con il punteggio di 6-4 6-3.

Il nostro Riccardo Guida con la coppa del secondo posto in mano. Per lui un altro grande risultato in un 2021 ricco di buone prestazioni che gli consentiranno di iniziare il 2022 con una classifica migliore rispetto a quella attuale.

Bianchini-Venticinque coppia da urlo

L’alto magnifico risultato che arriva dai campi di San Miniato è quello che vede protagonisti altri due giovani atleti del nostro vivaio: Silvia Bianchini e Marco Venticinque.

Scelti come Teste di Serie Numero 3 del tabellone tra le altre 24 coppie iscritte, hanno compiuto un percorso magnifico verso la finale, senza mai concedere un set ai loro avversari. Iconico è stato l’incontro della semifinale che li ha visti scendere in campo in un derby spettacolare. I loro avversari, infatti, sono stati Francesca Celetti e il sangimigna-poggibonsese Ettore Bigazzi. Questi ultimi, forti delle loro numerose esperienze come coppia affermata, erano forse i favoriti secondo i pronostici della vigilia. Ma la caparbietà di Marco e lo stile di Silvia hanno prevalso alla grande in un incontro sensazionale, terminato con lo score di 6-3 7-6.

In finale, la nostra giovane coppia ha affrontato l’esperto duo formato dai 4.1 Alessandro Antoni e Carla Mel, giocatrice dal passato glorioso come Numero 138 al mondo e due tricolori cuciti sul petto (1978 e 1982). Nonostante il grande tennis e la determinazione espressa dai nostri atleti, l’esperienza degli avversari ha prevalso, consentendo alla coppia lucchese di trionfare con un doppio 6-4.

Silvia Bianchini e Marco Venticinque premiati come finalisti del Doppio Misto a San Miniato. Per il secondo un altro prestigioso successo in doppio, dopo la vittoria dei Campionati Toscani di IV° Categoria insieme a Francesco Vanzi.

Questo triplice secondo piazzamento conquistato dai nostri atleti ci rende orgogliosi del lavoro che è stato fatto durante tutto l’anno. Con l’augurio che nei restanti mesi di questo 2021 riescano a cogliere altri successi.

GRANDI!!

De Vito Poggibonsi

“Qui Open Pier” – MatchDay 16

È l’atto conclusivo: Turini e Virgili per il maschile, De Vito e Gori per il femminile. Si apra il sipario.

di Mattia Galigani

Buon pomeriggio amici del TCP e ben ritrovati con “Qui Open Pier”, la rubrica quotidiana con tutti gli aggiornamenti dai campi della II°Edizione del Torneo Open Memorial “Pier”. Siamo ormai giunti all’atto conclusivo di questa meravigliosa manifestazione che ha scaldato il cuore di tutti gli appassionati con tantissime emozioni. 

Se non mi fossi dilungato ieri sul motivo per il quale ho descritto il quarto di finale di Turini come “blockbuster” avrei rifatto lo stesso ragionamento per rivolgermi all’incontro di ieri. Turini vs Militi Ribaldi. Una sfida inedita. I due non si conoscono, hanno soltanto i cinque minuti di palleggio preliminare per cercare di immagazzinare più informazioni possibili. Anche perché dopo sarebbe troppo tardi. Il perugino Militi Ribaldi è forte, ha un gran servizio e da fondo campo scoppia la palla. Istintivamente mi è venuto in mente un paragone esagerato, quello con l’americano Reilly Opelka. La battuta ovviamente meno incisiva dell’attuale numero 24 ATP ma una buona mobilità in fase difensiva. Un avversario ostico. Non c’è dubbio. 

Turini ormai lo conosciamo tutti. Prestazioni atletiche invidiabili, tecnica sopraffina e un carattere da agonista che pochi possiedono in tutta Italia. Sono anni che si mantiene costante ai vertici della Seconda Categoria, e ci sarà un motivo. 

Turini vs Militi Ribaldi: spettacolo ad ogni punto

Il primo set è combattuto sin dai primi scambi, con entrambi i giocatori che mantengono il proprio turno di battuta. Fare un break a Militi Ribaldi è complicato, se riesce ad impostare lo scambio sul suo gioco è pressoché impossibile. Si va quindi al Tie-Break. Entrambi i giocatori lottano su ogni punto, consapevoli che il tempo per recuperare è troppo poco. Alla fine vince il 2.3 perugino. Prima partita: Militi Ribaldi. 

Nel secondo parziale Turini scende in campo con un appiglio decisamente più offensivo. La scelta tattica di prendere in mano la situazione con precisi colpi da fondo campo volti a muovere l’avversario ripaga sin da subito. Seconda partita: Turini, 6 giochi a 2. 

Per la seconda volta in due partite Turini si ritrova quindi costretto al Super Tie-Break decisivo. Proprio come nel quarto di finale con Terrosi le emozioni non si contano. Turini annulla un match point, in seguito ne spreca due, prima dell’ultimo scambio thriller quando dopo circa venti colpi di grande tennis, il diritto di Militi Ribaldi è appena lungo. Gioco partita incontro Turini: 6-7 6-2 14-12. Per il quarto torneo consecutivo sui campi del TCP, Andrea Turini si giocherà il titolo nella finale.  

Andrea Turini entra nella leggenda del TCP. Considerando tutti i tornei Open organizzati sui nostri campi quella di oggi sarà l’ottava finale disputata.

 

Virgili abbatte il muro Cortecci: è finale

L’altra semifinale vede invece contrapposti due giocatori che da anni sono sulla cresta dell’onda del tennis italiano. Due filosofie di tennis opposte, due modi di interpretare la gara completamente diversi. Entrambi grandi giocatori, su questo non ci sono dubbi. Da una parte della rete la potenza e lo strapotere della Testa di Serie Numero 1 Augusto Virgili, dall’altra la resistenza e la tenacia del 2.4 senese Pietro Cortecci. Tutte le carte in regola per un grande spettacolo. 

Virgili parte subito forte, e come se parte forte. Il suo servizio è impeccabile, devastante ma preciso. La sua tattica offensiva da fondo campo non lascia spiragli a Cortecci che arranca. Tra bordate micidiali e colpi di grande finezza il primo set scorre via veloce. Lo vince Virgili con un clamoroso 6-1. 

Agli inizi del secondo parziale la musica sembra cambiata. Cortecci riprende l’appiglio sull’incontro e inizia a macinare colpi di pregiata fattura, in cambio Virgili è leggermente più falloso. Basta pochissimo in uno sport diabolico come il tennis per stravolgere una situazione che appariva già in cassaforte. Ma è proprio in questi momenti di precarietà e incertezza che il campione tira fuori il coniglio dal cilindro, riuscendo comunque a prevalere. Si tratta proprio di quello che è successo ieri, con Virgili che sul finire del set riesce a tirare una vera e propria graffiata al suo avversario, strappandogli il servizio e andando a concludere con un 6-4 in suo favore. 

Per il 2.3 fiorentino si tratta dell’ennesima finale di un 2021 che gli ha regalato indubbiamente delle grandissime soddisfazioni sportive e oggi sarà concentrato al massimo per mantenere intatta la sua striscia di successi.

Augusto Virgili si prepara a servire nella semifinale di ieri. La battuta si è rivelata un colpo cruciale per sconfiggere Cortecci. 

De Vito suda ma batte una Galieni da applausi

Passando adesso al tabellone femminile, esce tra gli applausi la nostra Eleonora Galieni che ha lottato fino all’ultimo scambio contro la Testa di Serie Numero 1 Chiara De Vito. La 2.4 senese porta a casa agilmente il primo set con il punteggio di 6-1. La partita sembra essere in suo pieno controllo. Il suo tennis è quello di sempre, offensivo e distruttivo. Il suo rovescio a due mani è una sentenza, il dritto lungolinea è imprendibile. Ma Eleonora rimane lì, concentrata, non si perde d’animo e comincia a macinare punti. Con una grande costanza e colpi da capogiro riesce a ristabilire la parità e a portare De Vito fino al Tie-Break, spinta dal calore del pubblico di casa. La giocatrice senese riesce ad approfittare di qualche errore di troppo da parte della nostra atleta e sale in cattedra fino a portare a casa il secondo parziale e la vittoria finale. Per De Vito si tratta della terza finale conquistata sui nostri campi e oggi cercherà di continuare la sua striscia di vittorie iniziata nel 2018 e continuata nel 2020. 

La Testa di Serie Numero 1 Chiara de Vito in azione ieri contro la nostra Eleonora Galieni. Per lei è la terza finale in tre partecipazioni a Poggibonsi. 

Matilde Gori vince e convince, oggi la grande sfida

A cercare di impedire a De Vito di sollevare il trofeo più ambito ci sarà la 2.4 fiorentina Matilde Gori, fresca vincitrice di un ottimo incontro in semifinale. Contrapposta alla 2.6 Carlotta Nassi, Gori ha impostato sin da subito il match sulla strada più adatta alle sue caratteristiche di gioco: offensivo e preciso. Nassi però si rivela un osso durissimo e ne viene fuori un incontro spumeggiante e ricco di punti di grande caratura. Tra scambi infiniti e colpi di genio è la Testa di Serie Numero 2 Gori a portare a casa il primo set: 6-4. Spinta dall’energia positiva accumulata dopo la conquista del primo parziale, nel secondo Gori scende in campo con un agonismo diverso, continuando a macinare punti su punti fino alla vittoria finale, ottenuta con un perentorio 6-1. 

La giocatrice fiorentina, classe 2000 è alla prima finale sui nostri campi dopo averla sfiorata lo scorso anno e sarà sicuramente pronta a renderla indimenticabile. 

La 2.4 fiorentina Matilde Gori pronta a dare battaglia a De Vito per la vittoria finale. 

Domenica 12 settembre 2021

Ore 17:00

Finali Torneo Open II°Memorial “Pier”

  • Virgili Augusto 2.3 (1) vs Turini Andrea 2.3 (2)
  • De Vito Chiara 2.4 (1) vs Gori Matilde 2.4 (2)

A seguire premiazioni e rinfresco per tutti!!

#OPENingtitles #ThisisTCP

vanzi

Francesco Vanzi secondo classificato a Rifredi

di Mattia Galigani

Una prestazione da incorniciare quella del nostro Francesco Vanzi al torneo Under 14 organizzato sui campi della Virtus Rifredi di Firenze. Il nostro giovane atleta, infatti, si è distinto tra i tantissimi atleti iscritti per aver ottenuto il più alto numero di vittorie, ben cinque durante tutto l’arco della manifestazione.

Il suo cammino è stato caratterizzato sin da subito da una grandissima qualità tennistica espressa in campo ed un’ottima capacita di risolvere le varie situazioni di gioco diverse alle quali è stato sottoposto. Degne di menzione la partita disputata contro il 4.3 Luca Gradi, sconfitto soltanto dopo l’ausilio di due Tie-Break con un doppio 7-6.

Ai quarti di finale, Francesco ha sfidato il forte 3.5 Lapo Montemurro. Dopo una prima parte di gioco letteralmente sensazionale, con il primo set vinto per 6-2, il giovane atleta tesserato per il CT Montecatini ha iniziato a reagire, inanellando una serie di giochi dall’elevata caratura tecnica. La risposta di Vanzi è però stata sublime, con una retroguardia magistralmente compatta e una fase di controffensiva potente ed efficace. Dopo più di un’ora e mezza di gioco è stato il nostro atleta a trionfare con il punteggio di 7-5.

Il nostro Francesco “Nick” Vanzi, il primo da destra, premiato con la coppa del secondo classificato.

Super semifinale

In semifinale, è stata la volta della Testa di Serie Numero 2 del tabellone, il 3.5 Matteo Fanelli. Nonostante i pronostici della vigilia non fossero pienamente a lui favorevoli, Francesco è entrato in campo con una grinta mai vista prima, dominando l’incontro sin dalle battute iniziali. Il punteggio finale parla da solo: 6-1 6-0. Una vera e propria conquista sotto ogni aspetto.

Avversario di Francesco nel match conclusivo di questo meraviglioso torneo il 3.5 Gabriele Simonini, Testa di Serie Numero 1 del tabellone. La qualità tennistica espressa da entrambi i contendenti al titolo è stata elevatissima durante tutto l’incontro. Colpi mozzafiato si sono alternati alla perfezione da momenti di grande abilità mentale. Dopo un torneo spettacolare e ricco di emozioni, il cammino di Francesco si è però concluso in finale, dalla quale è uscito sconfitto per 6-3 6-1.

Un piazzamento di grande blasone per uno dei nostri atleti più promettenti, con l’augurio che questa sia solo la prima di una lunga serie di soddisfazioni in campo tennistico.

COMPLIMENTI!!

premiazione

Angiolini e Bigazzi da sogno! A loro il 1°TCP Open Rodeo

di Mattia Galigani

Nella storia dello sport le emozioni si rincorrono a vicenda. Il loro moto è perpetuo e imparabile. La loro ricerca del ruolo da protagoniste è presente in ogni momento. Sono caratteristiche incluse nella loro natura, e come tali devono essere lasciate libere di esprimersi. Che cos’è l’arte se non la ricerca di suscitare emozione nello spettatore? Sia che riguardi la scrittura, la pittura, l’architettura o un gesto tecnico sportivo, un’opera d’arte può essere definita tale soltanto se riesce a trasmettere emozioni tangibili.

La storia dello sport è quindi un’unica e gigantesca opera d’arte, composta da momenti memorabili e indelebili, scolpiti nelle nostre menti e nei nostri cuori. Per elencarli tutti servirebbero decenni. Indubbiamente, una delle maggiori fonti di emozione che lo sport è in grado di regalarci è collegata alle vittorie inattese. In ogni aspetto della vita ci saranno sempre personalità che alla vigilia risultano favorite, più brave di altre. Ma è proprio nel momento in cui i pronostici sulla carta vengono stravolti che subentra l’emozione. Quella forte, capace di toglierci il fiato.

Testa di Serie Numero 1 del Tabellone: il nostro Andrea Turini, la punta di diamante della nostra formazione di Serie B. Un giocatore che da anni continua ad essere sulla cresta dell’onda del panorama tennistico toscano e non solo. Protagonista di incontri sensazionali e momenti da incorniciare. L’ho conosciuto nel 2017 quando sono arrivato per la prima volta a Poggibonsi. Da subito mi è stato semplice tracciarne un’opinione riguardo alla sua persona. Un carattere mite e gentile ma incredibilmente dedito e determinato sugli obiettivi, individuali e di gruppo. Una professionalità unica nel suo mestiere ed una grande capacità a realizzare le proprie ambizioni. Benvoluto da tutti, una personalità da prendere come esempio.

Iniziando a lavorare con lui ho da subito notato alcune caratteristiche riguardo al suo modo di esercitare la propria professione. Oltre a possedere delle grandissime competenze sotto gli aspetti tecnici, tattici e comportamentali collegati al gioco del tennis, l’aspetto che risalta è il Turini “giocatore”. Sì perché, dall’alto della sua esperienza come atleta di ottimo livello, riesce a capire alla perfezione le varie situazioni in cui i suoi allievi si ritrovano durante l’allenamento e la competizione. Un connubio perfetto tra la competenza mirata al perfezionamento delle tecniche individuali e tra la sensibilità dell’atteggiamento da gara.

Andrea Turini in azione durante la finale

Esattamente dal lato opposto del tabellone, la Testa di Serie Numero 2. Un altro nome che tutti conosciamo alla perfezione: Marco Angiolini. La mia amicizia con Marco è invece molto precedente rispetto a quella con Andrea. Ci siamo conosciuti nel 2010, quando da bambini tiravamo calci a un pallone in delle sfide infinite che sembravano incontri di Champions League. Un campo e due porte erano il nostro Santiago Bernabéu. Pezzi di lamiera a circondare il terreno di gioco i nostri ultras. Lui già giocava a tennis e già raccoglieva le prime soddisfazioni, io ancora dovevo iniziare ad amare questo mondo. Le nostre strade tennistiche poi si sono separate, mentre il rapporto di amicizia è rimasto sempre piacevolmente presente. Il giorno in cui, nel settembre di due anni fa, Marco si è unito al nostro circolo, il suo tennis era totalmente diverso rispetto a come lo ricordavo. Erano passati anni e tanti aspetti erano cambiati.

Il cammino perfetto

Ed eccoli là, i due favoriti della vigilia, ai lati opposti del tabellone. Tutti sperano di vederli contendersi il titolo in una finale da sogno. La formula del torneo è però insidiosa e continuamente aperta a colpi di scena. Una volta in campo i pronostici della vigilia contano meno di zero perché nulla nello sport è regolato da una qualche legge matematica. Il bello o il brutto del tennis a seconda dell’opinione personale.

Andrea parte forte da subito. Ai quarti rifila un ottimo 4-3 4-2 al 2.7 Giacomo Natazzi, mentre in semifinale sconfigge con il punteggio di 4-2 4-1 il giovane sinalunghese Amedeo Malfetti. Il suo tennis è pulito come sempre, la sua condizione atletica perfetta.

Marco non è da meno. Per lui un avversario ostico sin dal debutto, il 2.6 Tommaso Aprile. La partita regala emozioni e colpi d’autore, ma alla fine è proprio il nostro atleta a prevalere con un doppio 4-2. In semifinale lo attende Davide Natazzi, altro giocatore di grande esperienza e con un ottimo bagaglio tennistico. L’incontro è combattuto e tirato fino all’ultimo punto, quando Marco può finalmente alzare le braccia al cielo. Con un doppio 4-3 è finale.

Il dritto di Marco Angiolini, una delle chiavi cruciali in tutto l’arco del torneo.

L’allievo e il maestro. Quante volte abbiamo sentito ripetersi questa favola nel mondo dello sport. Ed eccoli proprio là, a giocarsi la finale, a contendersi il trofeo più ambito della I° Edizione del TCP Open Rodeo. L’atmosfera è apparentemente serena e rilassata. I loro volti tranquilli accennano a un sorriso. Nella mente di entrambi la consapevolezza che sarà una splendida partita. E così è stato.

Finale emozionante

“Ha vinto 4-0 Marco il primo set” vado a comunicare con un misto di sorpresa e contentezza il risultato provvisorio al G.A. Mario Panti che risponde con occhi di assenso. L’avvio di partita è stato a senso unico, caratterizzato da uno sciabordante strapotere a fondo campo di Angiolini che con il suo dritto micidiale ha inchiodato diverse volte Turini all’angolo. La partita è però ancora lunga, e la reazione del maestro non si fa attendere. La sua regolarità comincia a prevalere sugli attacchi di Angiolini che ciò nonostante continua a tenere duro e a dar sfoggio di qualità sopraffine. Alla fine, però, è proprio Turini a portarsi a casa il secondo parziale per 4-2. Sarà quindi il Tie-Break decisivo a decretare il vincitore di questo torneo.

Il Tie-Break è una partita a sé stante. Un momento in cui tutti i punti valgono oro. Il minimo errore può costare carissimo e la più piccola disattenzione può far franare qualsiasi traguardo conquistato con fatica nei set precedenti. Anche in questa circostanza l’avvio di Marco è sorprendente. Macina punti su punti, il suo tennis potente e preciso è straripante. Andrea continua a lottare su ogni palla come ci ha abituato. Il risultato è un incontro sensazionale e ricco di emozioni. Dopo quindici punti di puro spettacolo, è Marco Angiolini a trionfare per 10-5. La vittoria è tutta sua.

Il vincitore Marco Angiolini premiato dai Consiglieri Filippo Brogioni e Nicola Bianchini, dal GA Mario Panti e dal main sponsor Massimiliano Arnecchi.

Pochi istanti dopo l’incontro sono andato a parlare con Andrea. Le sue risposte non lasciavano trapassare il minimo rammarico, solo una grande soddisfazione per quello che ha definito “uno splendido risultato professionale”.

“La partita di oggi mi ha ricordato un episodio avvenuto qualche anno fa. Stavo giocando l’Open a La Spezia e durante una partita dovetti affrontare il mio maestro. E l’immagine che più mi è rimasta impressa di quella giornata è lui che, dopo aver perso la partita, mi dà la mano con il sorriso. Ecco, io oggi mi sono immedesimato perfettamente in quella situazione e credo di aver provato le stesse sensazioni che sentì il mio maestro quel giorno. I progressi fatti da Marco nel corso degli ultimi due anni sono notevoli sia dal punto di vista tecnico ma soprattutto nell’ambito caratteriale. Il nostro ultimo incontro da avversari risaliva all’estate 2019 durante l’Open di San Gimignano, pochi mesi prima che venisse ad allenarsi con noi. Il giocatore di allora è completamente diverso da quello che è oggi. Si è trattato di una sconfitta che mi ha dimostrato ancora una volta che il lavoro che stiamo facendo con Marco e con tutti gli altri ragazzi è quello giusto. Sono molto felice per Marco e sono convinto che riuscirà a togliersi molte soddisfazioni con il nostro sport.” – Andrea Turini

Spettacolo ed emozioni nel tabellone femminile

Per quanto riguarda il torneo femminile, lo spettacolo è stato la chiave principale in tutto l’arco della manifestazione. Oltre a sottolineare l’elevato numero di iscritte che sono state inserite nel tabellone, degna di menzione è la quantità di giocatrici di II° Categoria che hanno partecipato.

La Testa di Serie Numero 1 del torneo, la 2.4 Emma Martellenghi è stata sorprendentemente sconfitta al debutto dalla 2.7 Chiara Bigazzi con un perentorio 4-1 4-3. Un risultato frutto senza dubbio di un tennis spumeggiante e un gioco dall’elevato coefficiente tecnico che hanno caratterizzato il cammino di Chiara sin dal primo incontro.

L’altra semifinale ha invece visto scendere in campo la senese Martina Caciotti, forte di un ottimo successo per 4-2 4-0 sulla 2.7 Bianca Caselli, e la 2.8 Nastasia Lazzi, artefice dell’eliminazione della Testa di Serie Numero 2 nel match dei quarti di finale. L’incontro, caratterizzato da azioni di gioco spettacolari e momenti di grande qualità, è terminato con il punteggio di 4-2 4-1 in favore della giovane atleta in forza al TC I Tigli di Montepulciano.

La finalista Nastasia Lazzi in azione.

In finale, entrambe le giocatrici hanno messo in mostra tutti i meriti che le hanno portate a contendersi il titolo. Il primo parziale, lottato su ogni palla fino all’ultimo scambio è terminato per 4-3 a favore di Lazzi. L’incredibile volontà agonistica di tornare in partita espressa però da Bigazzi sin dai primi punti del secondo set le hanno consentito di aggiudicarselo con un secco 4-1. Proprio come la finale maschile, anche quella femminile è stata decisa da un Super Tie-Break costellato da momenti ricchi di pathos ed emozioni. Dopo una strenua battaglia sportiva, è stata Chiara Bigazzi a prevalere con il punteggio di 10-6. Il sogno è diventato realtà.

La vincitrice Chiara Bigazzi premiata dal Consigliere Filippo Brogioni

Un doveroso ringraziamento va al GA Mario Panti e agli assistenti Claudio Falciani e Francesco Materozzi, come sempre impeccabili nell’organizzazione e nel corretto svolgimento di un altro grande torneo organizzato dal nostro circolo. Complimenti inoltre a tutti i nostri atleti che hanno partecipato all’iniziativa raccogliendo in alcuni casi risultati estremamente graditi.

Album fotografico finali e premiazioni

Lenzi Venticinque

Dominio TCP a San Miniato! Lenzi e Venticinque si prendono la scena.

di Mattia Galigani

Un dominio incontrastato e assoluto quello messo in atto dai nostri due atleti nel corso del torneo Under 16 organizzato sui campi di San Miniato, un appuntamento prestigioso e di grande spessore. Il torneo che ha visto i due ragazzi prendersi meritatamente la scena da protagonisti, risulta infatti inserito nelle prove abilitanti alla partecipazione alle qualificazioni regionali per i Campionati Italiani.

Ben diversi i cammini che li hanno portati ad affrontarsi in finale, entrambi però caratterizzati da prestazioni dall’elevato coefficiente tecnico e tattico. Partito dal tabellone preliminare, Marco Venticinque ha portato a casa ben sei incontri prima di poter raggiungere l’atto conclusivo. Degne di menzione senza dubbio la partita degli ottavi di finale, vinta con un sonoro 6-0 6-1 ai danni del 3.4 Francesco Niccioli, e l’incredibile incontro dei quarti, nel quale ha sconfitto con un perentorio doppio 6-3 il forte 3.3 Diego Pelagatti.

Per quanto riguarda Tommaso Lenzi, annoverato tra i grandi favoriti alla vittoria già dalla vigilia, la posizione da Testa di Serie Numero 1 del tabellone ha fatto sì che partisse con qualche turno di vantaggio. Tuttavia, ciò non sminuisce le grandi prestazione messe in atto dal nostro giovane atleta durante tutto l’arco della manifestazione. Al debutto nel torneo è stato subito costretto agli straordinari dall’ostico 3.4 Leonardo Stolfi, battuto solo al Tie-Break decisivo dopo un incontro ricco di emozioni e di colpi di scena. Molto più agevole, invece, la semifinale, vinta con un ampio 6-3 6-0 a discapito del 3.3 Massimiliano Frusoni.

I nostri due giocatori ritratti insieme dopo la finale

Finale superlativa

La qualità di gioco espressa da entrambi i giocatori durante la finale ha espresso perfettamente il motivo di questi risultati. Dopo più di un’ora di bel tennis, azioni di gioco spumeggianti e colpi da togliere il fiato, è stato Tommaso a prevalere sulla strenua difesa di Marco con il punteggio di 6-2 6-0.

Un torneo splendido che si è concluso con dei risultati magnifici per i nostri due atleti. Oltre a rinnovare i complimenti per Tommaso e Marco, che da sempre si caratterizzano per la loro grande dedizione negli allenamenti e nelle competizioni ufficiali, un plauso anche allo Staff Tecnico che da sempre li segue con professionalità e determinazione. Due qualità necessarie per ottenere i successi che finora siamo riusciti a portare a casa.

COMPLIMENTI!!

Viciani straripante. Dominio incontrastato alla Racchetta.

di Mattia Galigani

“Il perfetto coronamento di un periodo di forma sensazionale”. Con queste parole si è espresso il nostro Pietro Viciani poco dopo aver conquistato il torneo di III°Categoria “Rodeo” organizzato sui campi del CT La Racchetta di Siena. Un torneo ricco di insidie che si è concluso al meglio per il nostro atleta, vincitore di ben tre incontri prima di aver sollevato il trofeo più prestigioso. Il pensiero va già alle prossime sfide in programma, in cui Pietro sarà sicuramente determinato a ripetere il recente successo.

Partito dai quarti di finale grazie alla sua ottima classifica, Pietro ha da subito affrontato avversari tenaci e pronti a dare del filo da torcere al nostro atleta. Primo tra tutti il giovane 3.3 Riccardo Vegni il quale, dopo una battaglia appassionante, è stato costretto a soccombere alla solidità di Viciani che ha conquistato l’incontro per 4-2 4-3.

Viciani
Il “Pievic” Pietro Viciani premiato vincitore al CT La Racchetta

Solidità e tenacia

In semi-finale, è stata la volta del padrone di casa, il 3.3 Jacopo Ceccherini. Punti estenuanti e azioni di gioco sopraffine hanno costellato l’incontro durante tutta la sua durata. Contro la potenza da fondo campo espressa da Viciani, a nulla è valsa la strenua difesa di Ceccherini, uscito sconfitto dal campo dopo un secco 1-4 1-4.

In finale, ad affrontare Pietro c’è stata la rivelazione del torneo: il 3.3 fiorentino Luca Magliano, già vincitore di ben cinque incontri. Le tante partite disputate in un breve lasso di tempo hanno probabilmente influito sulla tenuta di gioco di Magliano, apparso visibilmente stanco e in difficoltà atletiche. Dall’altra parte della rete un Viciani praticamente perfetto, direttore di orchestra di un gioco preciso e di attacco, perennemente al comando dello scambio e rapido risolutore di situazioni complesse. La pratica è stata archiviata con un perentorio doppio 4-0 che ha consentito al Pievic di vincere il torneo.

Un risultato estremamente positivo per il nostro atleta che in questo 2020 ha alternato prestazioni incredibilmente soddisfacenti, ad altre meno performanti. Rimane comunque un’annata positiva, completata dalla vittoria di questo torneo e dal passaggio alla Serie D1 conquistato nello scorso mese di settembre con un ruolo da assoluto protagonista.

GRANDE!!!

CLICCA QUI per l’intervista post-vittoria di Pietro per Siena TV. (a partire dal minuto 1:17:07).

Angiolini

Marco Angiolini finalista al Rodeo di Calenzano

di Mattia Galigani

Novembre. Gli ultimi momenti di una stagione particolare, frammentata e largamente condizionata dalla pandemia. Il lungo periodo di stop tra marzo e maggio, la lenta ripresa delle attività, l’avvio in ritardo delle competizioni individuali e a squadre, e poi la ricaduta nell’abisso. Un 2020 che si è veramente impegnato molto per entrare nei libri di storia. Una stagione complessa, ricca di alti e bassi e di difficile interpretazione sta adesso per volgere al termine. Il desiderio da parte di tutti è quello di darsi un appuntamento a un 2021 auspicabilmente più normale possibile.

Non ci sono modi migliori di chiudere un anno tennistico, questo ancora più degli altri, che con un risultato sensazionale. Il nostro Marco Angiolini ci è riuscito alla grandissima, conquistando un pesantissimo secondo posto al Torneo Open di Calenzano. Per Marco, fresco del passaggio in classifica da 2.6 a 2.5, questa è stata solo la punta dell’iceberg di una stagione estremamente positiva, cominciata nel gennaio scorso con una finale raggiunta proprio nello stesso circolo di Calenzano. Sono passati ormai già 10 mesi da quel gennaio che appare così lontano, sentimento acuito dalla nostalgia di normalità quotidiana.

Il torneo di Marco è stato splendido, costellato da prestazioni superlative contro avversari competitivi e preparati. A rendere ancora più prezioso il risultato, si aggiunge la particolare modalità del torneo: organizzato con la forma “rodeo”. Si tratta di una competizione insidiosa che può facilmente lasciare spazio a colpi di scena improvvisi, a causa della frequente repentinità tra gli incontri disputati e il punteggio ridotto a 4 game per set. Tutto ciò non ha però spaventato il nostro giovane classe 2001 che si è arreso solo dopo l’atto conclusivo.

Il nostro Marco Angiolini posa insieme al trofeo di finalista del torneo di Calenzano

Prestazioni da incorniciare

Partito come Testa di Serie numero 5 del tabellone, dopo essersi liberato agilmente con un secco 4-1 4-0 del 2.7 Matteo Mingori, ai quarti ha affrontato il forte pari classifica Mattia D’Orazi. L’incontro, ricco di momenti emozionanti, è terminato solo al Tie-Break decisivo, vinto da Marco per 10-5 dopo che i primi due set si erano conclusi per 2-4 e 4-3.

Anche in semifinale, il nostro atleta è stato costretto al Super Tie-Break finale dall’ostico 2.7 Andrea Bianchimano. Dopo aver portato a casa il primo parziale con un 4-3 al cardiopalma, nel secondo set la solidità da fondo campo di Bianchimano ha ribaltato la situazione con un 2-4 finale. Negli ultimi frangenti della partita è stato però Marco a prevalere con un combattuto 10-7, frutto di turni di battuta distruttivi e un ottimo gioco offensivo.

In finale, Marco ha sfidato il 2.7 Pietro Cortecci, una delle maggiori insidie alla vigilia. Il forte ragazzo senese, da appena un anno tornato nel giro dei tornei individuali, ha compiuto un vero e proprio passo da gigante nel corso di questa stagione, passando dalla classifica di inizio anno, 3.3, a quella con cui lo concluderà, 2.4. L’incontro è terminato con il punteggio di 4-1 4-0 in favore di Cortecci, apparso in una grandissima forma.

Dal canto suo, Marco ha forse accusato la stanchezza accumulata nel corso del torneo, dimostrando comunque di possedere le carte per fare un ulteriore salto in avanti che tutti ci auguriamo nel corso della prossima stagione.

GRANDE!!!

Vittoria Adelucci da impazzire! Suo il torneo di Valleverde

di Mattia Galigani

Tra le tante massime latine che comunemente utilizziamo nel nostro linguaggio, una di quelle che mi ha sempre colpito di più è la celeberrima “Nomen Omen”. Letteralmente “un nome, un destino”. In tanti casi questa frase non si rivela che una normale successione di parole, ma in altri, sorprendentemente corrisponde davvero alla realtà.

Uno di questi casi riguarda la nostra Vittoria Adelucci, artefice di una prestazione sensazionale che l’ha portata a dominare il torneo di Terza Categoria limitato 3.4 organizzato sui campi del C.T. Valleverde. Un’impresa nella quale alla vigilia speravamo tutti, ma che era oggettivamente di complessa realizzazione.

Sette vittorie. Sì, avete capito bene. SETTE. È questo il numero delle partite che Vittoria si è portata a casa nel corso del torneo prima di arrivare a sollevare al cielo il trofeo più prestigioso. Un cammino iniziato da lontano, dal tabellone di qualificazione, e che si è concluso nel migliore dei modi possibile.

Vittoria Adelucci e il “Cap.” babbo Andrea insieme dopo la vittoria

Cavalcata imperiosa

Durante la sua cavalcata verso la finale, Vittoria ha dovuto affrontare avversarie molto tenaci. Tra queste figura sicuramente la 3.5 Chiara Stirpe, superata solo al Tie-Break decisivo dopo un incontro ad alto coefficiente di spettacolarità. Un’altra grande prova da parte della nostra giovane atleta è arrivata ai quarti di finale, dove ha sconfitto per 6-2 7-6 la Testa di Serie Numero 1 del tabellone, la 3.4 Ambra Menichetti, giocando un match pressoché perfetto.

Di grande spessore anche la vittoria in semi-finale ai danni della 4.1 Ludovica Mancini. Dopo un primo set vinto al cardiopalma per 7-6, anche nel secondo parziale la situazione di equilibrio sembrava non volersi rompere. Nelle battute finali però, una grande accelerazione da parte di Vittoria l’ha portata fino al trionfo per 6 giochi a 4. Una prestazione da incorniciare.

In finale, la sfida tanto attesa: due Under 18 in campo. Un livello tecnico strabiliante e meritevole di ben altre categorie. Per Vittoria, dall’altra parte della rete c’è la 3.5 Allegra Balzano, la quale non ha ancora concesso un set alle avversarie. La partita si rivela da subito ricca di emozioni e colpi di scena. Le forze in campo sono pressoché eguali, la situazione di parità non sembra smuoversi. Solo dopo un Tie-Break appassionante, Vittoria riesce a portare a casa il primo parziale. E nel secondo non c’è storia: un perentorio 6-1. Vittoria di nome e di fatto!

Un grandissimo risultato per concludere al meglio questa stagione ormai alle battute finali e per volgere al meglio lo sguardo ai prossimi impegni individuali.

COMPLIMENTI!!

Francesca Celetti

Celetti-Bigazzi Show! È loro il Doppio Misto di San Miniato!

di Mattia Galigani

Una magnifica notizia per i colori del TCP giunge dal Torneo di Terza Categoria limitato 3.4 organizzato sui campi del Tennis Club San Miniato: la nostra Francesca Celetti e il suo compagno, il sangimignanese Ettore Bigazzi, hanno conquistato il gradino più alto del podio nel doppio misto.

Un torneo giocato in un modo splendido quello di Francesca ed Ettore, già dalla vigilia annoverati tra i più accaniti contendenti al titolo. Pronostici che si sono rivelati più che esatti e che non hanno minimizzato il grande traguardo raggiunto, rendendolo anzi motivo di grande orgoglio personale e di squadra.

Francesca Celetti ed Ettore Bigazzi premiati vincitori a San Miniato

Cammino impeccabile

Nei turni preliminari il cammino dei due atleti non è rivelato particolarmente tortuoso, fatta eccezione per alcuni game di troppo persi al debutto. Le prime difficoltà sono arrivate in semi-finale, quando hanno affrontato formato dalla 3.4 Noemi Baldini e dal 4.6 Lorenzo Cencetti, dando vita ad un incontro appassionante. Dopo più di un’ora di tennis spumeggiante è stato il duo “poggimignanese” ad avere la meglio con un perentorio 6-3 6-1, un risultato che ha inoltre apportato molti risvolti positivi a livello morale in vista dell’atto conclusivo.

In finale se la sono lottata a viso aperto contro le teste di serie numero 1 del tabellone: i 3.4 Gianmarco Cai e Franca Ciampalini. Dopo un primo set oscuro, perso con lo scioccante punteggio di sei giochi a zero, Francesca ed Ettore hanno reagito al meglio, iniziando a macinare punti su punti. Il loro tennis di grande qualità e la loro impeccabile sintonia di squadra hanno completato una splendida rimonta, culminata al Tie-Break decisivo, vinto per 10-2.

Un grandissimo risultato che va a chiudere al meglio la stagione individuale di questo travagliato 2020, con un buon auspicio in vista dei futuri impegni agonistici.

COMPLIMENTI!!

TCP Open

15 settembre 2020 – Pieri e De Vito scrivono la storia. A loro la 21°edizione del TCP Open

di Mattia Galigani

Me lo ricordo troppo bene, come se fosse ieri, anche se sono consapevole che sono passati già ben quattro mesi. La prima volta che ho rivisto l’ingresso del nostro amato circolo dopo il periodo di confinamento è stata bellissima. Era circa metà maggio, da poco erano state allentate le misure restrittive che ci avevano tenuti chiusi in casa per due interminabili mesi. Un periodo surreale in cui è stato stravolto il concetto di contatto, di presenza, di vita. I Carabinieri mi avevano controllato l’autocertificazione, al tempo ancora obbligatoria, specialmente per gli spostamenti fuori dal proprio territorio comunale. E poi ero arrivato davanti all’ingresso, ancora non utilizzabile per consentire di rispettare l’indispensabile distanziamento sociale. Una sensazione unica. Tornare a sentire la terra sfrigolare sotto le proprie scarpe, tornare a sentire l’inconfondibile rumore prodotto dalla pallina quando viene colpita in maniera perfetta dalla racchetta, tornare a salutare volti amici che fino a poche settimane prima vedevo tutti i giorni, tornare a fare due risate, due corse all’aria aperta, giocando allo sport che tutti amiamo. C’era mancato tutto questo nel periodo più buio della nostra vitadurante la fase più critica della guerra al nemico invisibileC’era mancato davvero tutto. L’incertezza sulla ripartenza ci affliggeva, non sapevamo quando saremmo tornati ad emozionarci con il grande tennis. Pensavamo di dover aspettare anni prima di poter assistere nuovamente ad incontri spettacolari. Invece era solo questione di pochi mesi.

La notizia arriva i primi giorni di luglio, quasi in contemporanea con l’annuncio ufficiale sulla ripartenza dei Campionati a Squadre: la ventunesima edizione del TCP Open Trofeo ChiantiBanca – Memorial “Pier” si terrà. In un periodo non tradizionale certo, solitamente infatti il torneo si teneva l’ultima settimana di giugno, ma con le stesse previsioni di spettacolarità e grande livello tecnico. Previsioni che nel susseguirsi delle partite si sono rivelate più che azzeccate, con incontri splendidi, giocate d’autore e colpi di scena emozionanti. Caratteristiche che da ventuno anni hanno sempre contraddistinto questo meraviglioso evento che si svolge sui campi del nostro circolo.

Più o meno i nomi in gara sono sempre i soliti, ma non risultano mai banali. C’è il campione in carica pronto a difendere il titolo, il 2.4 Augusto Virgili. C’è il nostro Andrea Turini, già vincitore del torneo in due occasioni (2011 e 2015). C’è la 2.3 senese Chiara De Vito, campionessa del TCP Open nel 2018. C’è la giovane promessa Davide Innocenti, rientrato da poco dall’esperienza universitaria statunitense. Ci sono le grandi teste di serie: il 2.3 Samuele Pieri, alla prima partecipazione in carriera e la 2.4 Cristina Pescucci. E poi ci sono i nostri giovani ragazzi: Marco Angiolini, Francesco Aiazzi, Eleonora Galieni, Federica Dei, Francesca Signorini. Ci sono proprio tutti. Si alzi il sipario. Abbia inizio lo spettacolo.

Un torneo ricco di emozioni, di colpi di scena dalla prima all’ultima partita che merita veramente di essere raccontata.

Una finale è pur sempre una finale. Solo la pronuncia di questo nome rende qualsiasi cosa più prestigiosa. Sulle finali da sempre ci sono pensieri discordanti. C’è chi dice che non potranno mai essere incontri avvincenti ed emozionanti perché la tensione e l’importanza dell’incontro frenano i giocatori, distrutti anche dalla stanchezza dei turni precedenti. Ci sono invece altri che non hanno dubbi che l’atto conclusivo sarà sempre un momento magico, in cui i due migliori atleti del torneo si sfidano a duello con le loro armi più potenti, tanto che non potrà non venir fuori un match sensazionale, di quelli che lasciano il segno. E in questo caso, in entrambe le finali, senza dubbio, avevano ragione quelli che la pensavano in quest’ultimo modo.

I due giocatori entrano in campo apparentemente sereni, forse è però solo il guscio esterno del loro corpo ad esserlo veramente. Non ci si abitua mai alle finali, al calore del pubblico, alla tensione pre-match. Indipendentemente dal numero di trofei conquistati, dall’esperienza accumulata, ci sarà sempre il solito cuore che batte all’impazzata, e il costante pensiero alla vittoria, alla volontà di non deludere tutte le persone che tifano per te, che ti spingono con tutte le loro forze. La qualità del gioco è esattamente come ce la aspettavamo: pressoché perfetta. Un Pieri che da fondo campo riporta una pulizia del colpo spettacolare, un Turini che inizia a correre già dal riscaldamento, come a presagire che avrà problemi a stare in campo cinque ore. Il tanto pubblico a gremire le tribune, sempre nel rispetto delle normative dettate dal Ministero della Salute, si esprime con le ultime chiacchiere un po’più sonore. Il momento più magico del nostro sport: quando l’incontro sta per cominciare, quando la prima palla sta per essere servita e improvvisamente cala il silenzio totale, come se qualcuno avesse premuto il pulsante “pausa” del telecomando. E allora spazio ai giocatori. Saranno loro a parlare.

Turini parte alla grandissima. Il suo tennis è perfetto, la sua reattività atletica altrettanto. La precisione unita alla potenza inflitta alla pallina rendono i suoi colpi praticamente imprendibili. Pieri dal canto suo appare invece sottotono, gli errori si moltiplicano e si ritrova in poco tempo sotto 1-4. L’imprevedibilità del tennis è però una delle sue caratteristiche più amate ed odiate allo stesso tempo. Succede qualcosa di apparentemente invisibile. Il meccanismo di Turini si inceppa, Pieri comincia ad essere più costante, a mettere in mostra azioni di gioco di un altro spessore acquisendo sempre più fiducia. La rimonta lascia tutti di stucco. Sia per la rapidità con il quale è avvenuta, sia per l’incredibile forza di reazione dimostrata dal giovane del TC Bisenzio. In un attimo finisce il primo parziale: vince Pieri per 6 giochi a 4.

È estremamente facile perdere le speranze quando si è molto vicini ad un traguardo e lo si vede sfuggire proprio all’ultimo, proprio quando sembrava ormai raggiunto. Turini però cerca in ogni modo di reagire, di mantenere la concentrazione che lo contraddistingue. E come se reagisce. Il suo tennis torna ad essere fluido e armonioso, la sua prestanza atletica continua ad essere sorprendente, e si ritorna proprio lì. 4-1 di vantaggio anche nel secondo set. Un film già visto, del quale il primo set ci ha già insegnato anche il finale. E incredibilmente accade esattamente allo stesso modo. Pieri diventa ingiocabile, il suo dritto a sventaglio sbaraglia più volte la strenua difesa di Turini e lo riporta sul 5-4. Arriva il match-point. Il pubblico è forse già pronto ad applaudire per la fine dell’incontro, ma Andrea non ci sta a chiuderla così. E reagisce. E come se reagisce. Annulla la palla match e si porta sul 5-5. Da li poi la sinfonia è però tutta di Pieri che è veramente troppo forte. 6-4 7-5. Samuele Pieri vince per la prima volta il TCP Open, diventando così, con i suoi diciotto anni, il giocatore più giovane di sempre a trionfare. Un altro capitolo della storia del nostro torneo è definitivamente scritto.

La finale femminile si disputa nel campo accanto in contemporanea. Non è assolutamente facile giocare quando il pubblico rumoreggia poco distante. Ma le due atlete in gara non sembrano risentirne più di tanto e danno vita ad un incontro appassionante e coinvolgente. La favorita è ovviamente la testa di serie numero 1 Chiara De Vito, reduce da due vittorie sciabordanti nei turni precedenti. Dall’altra parte della rete c’è però una giovanissima ragazza che ha tutt’altro l’aria di una che vuole darla vinta facilmente, specialmente ora che è così vicina all’obiettivo. Stiamo parlando della 2.4 piombinese Cristina Pescucci, che poche ore prima aveva dato vita a una battaglia sensazionale durata più di tre ore nella semi-finale contro la 2.5 Matilde Gori. Il primo set è letteralmente uno spettacolo. Solo il tie-break riesce a deciderlo: 7-6 in favore di De Vito.

La giovane finalista Cristina Pescucci

Il secondo parziale inizia sulla falsa riga del primo, con un grande equilibrio in campo e azioni di gioco combattutissime. Da una parte De Vito che cerca di prendere in mano lo scambio con il suo potente dritto, la sua arma preferita. Dall’altra la sorprendente resistenza della retroguardia difensiva di Pescucci che costringe sempre l’avversaria a giocare un colpo in più, prendendola spesso di sorpresa con attacchi potenti e ben indirizzati. Una battaglia sportiva senza esclusione di colpi che porta però un’unica vincitrice: Chiara De Vito. 7-6 7-6, due tie-break giocati. Lo stesso numero delle edizioni vinte dalla senese al TCP Open che raggiunge quindi Marzia Grossi nell’albo delle pluricampionesse. Storia.

La vincitrice Chiara De Vito viene premiata

Finiti gli incontri spazio ai momenti commoventi. Prima l’inaugurazione da parte del sindaco di Poggibonsi David Bussagli, di alcuni amici e membri della famiglia di “Pier”, un grande benefattore nei confronti del circolo, del campo a lui intitolato. In seguito sono state svolte le premiazioni per i finalisti e i vincitori dei due tabelloni, per poi concludere con una bella cena organizzata dal ristorante del circolo, accompagnata da un grandissimo music set dal vivo.

Il taglio del nastro ufficiale durante l’inaugurazione del campo intitolato a “Pier”

Anche quest’anno il TCP Open si è concluso ed è risultato un grande successo. Un ringraziamento speciale va al Giudice Arbitro Mario Panti, sempre impeccabile nell’organizzazione di eventi come questo, agli assistenti Francesco Materozzi, Matteo Falciani e Claudio Falciani, al quale auguriamo inoltre una pronta guarigione in un periodo difficile come questo. Inoltre ci tengo a ringraziare i custodi Franco, Nevio e Giampaolo che hanno contribuito al meglio al corretto svolgimento della manifestazione, a Filippo del ristorante, alla segretaria Stefania, a tutti i soci e i membri del Consiglio Direttivo che continuano a mantenere altissima l’importanza che questo torneo possiede nel panorama tennistico nazionale. Appuntamento alla ventiduesima edizione!!

Rassegna stampa:

11 settembre 2020 – “Qui Open”: entrambi i Virgili out. Turini e Innocenti ok. Oggi in campo i quarti. https://www.facebook.com/notes/tennis-club-poggibonsi/11-settembre-2020-qui-open-entrambi-i-virgili-out-turini-e-innocenti-ok-oggi-in-/318768272534862

12 settembre 2020 – “Qui Open”: finisce il sogno Materi. Turini e De Vito si impongono. Oggi è il giorno delle semi-finali. https://www.facebook.com/notes/tennis-club-poggibonsi/12-settembre-2020-qui-open-finisce-il-sogno-materi-turini-e-de-vito-si-impongono/319457675799255

13 settembre 2020 – “Qui Open”: è la finale. Turini e De Vito per scrivere la storia. Pieri e Pescucci per ribaltarla. https://www.facebook.com/notes/tennis-club-poggibonsi/13-settembre-2020-qui-open-%C3%A8-la-finale-turini-e-de-vito-per-scrivere-la-storia-p/320198775725145

Album fotografici:

-04/08 settembre 2020: https://www.facebook.com/media/set?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.3667697306597215

-09/12 settembre 2020 parte 1: https://www.facebook.com/media/set?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.3670614356305510

-09/12 settembre 2020 parte 2: https://www.facebook.com/media/set?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.3670685596298386

-Finali e premiazioni: https://www.facebook.com/media/set/?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.3670576392975973