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Gori e Virgili trionfano al II°Memorial “Pier”

I due giocatori fiorentini scrivono la storia e trionfano sui campi del TCP

di Mattia Galigani

Settembre è un mese che solitamente porta un fastidioso sentore di malinconia. Se ne sta sempre lì dietro l’angolo a voler disturbare. Vuole rubare a tutti i costi la scena ai mesi più belli dell’anno che sembrano durare come uno schiocco di dita. Sembra ormai passato un secolo da quando i Maneskin urlavano “Rock ‘n roll never dies!” – “Il Rock n’Roll non muore mai!” nel cielo di Rotterdam dopo la vittoria dell’Eurovision. Da quando Fabio Caressa urlava “la Chiesa, di nuovo al centro del villaggio!”. Dal giorno in cui Donnarumma parava l’ultimo rigore di Saka e ci catapultava sul tetto dell’Europa calcistica. Dal momento in cui Tamberi volava sulla Luna e Jacobs bruciava tutti sui 100 metri. Sembra passata un’eternità. Segno che un’altra estate è passata. Segno che a breve i ragazzi torneranno a sentire le loro campanelle mattutine, che le giornate saranno sempre più corte e che le temperature sempre più fredde. Una vera e propria “estate italiana” in tutti i sensi è praticamente terminata, ma con lei non sono sicuramente andate via le emozioni che ci ha regalato.

Per il Tennis Club Poggibonsi, invece, settembre significa tornare alla “normalità”. Ripartono i corsi per bambini, per adulti, gli agonisti tornano in campo e un nuovissimo torneo Open è ai nastri di partenza.

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Da sinistra in ordine: l’arbitro Caterina Amedeo, i vincitori Matilde Gori e Augusto Virgili, il GA Mario Panti, i due finalisti Andrea Turini e Chiara de Vito e il sottoscritto, in vesti da Ufficiale di Gara.

Il nuovo appuntamento

Maggio 2020. Il confinamento che ha bloccato l’Italia intera per più di due mesi è ormai terminato. Le società sportive fanno timidamente capolino per il ritorno alle attività. I giocatori di tennis sono obbligati a indossare un guanto nella mano non dominante per limitare il contatto interpersonale. Ma la passione è sempre la solita. Al TCP si deve decidere come muoversi per quanto riguarda il programma dei tornei. Ormai l’appuntamento di luglio è cancellato, ma il nostro consiglio è deciso ad organizzare comunque un torneo Open. Vengono scelte le prime due settimane di settembre, come a voler dare un’ultima grande emozione estiva. Il torneo Open del 2020 viene intitolato ad una persona che ha voluto un bene enorme al circolo, tanto che gli è stato persino dedicato un campo. Nasce così l’idea del Memorial “Pier”, continuata con grande successo in questo 2021.

Nonostante si tratti di un appuntamento giovane sul calendario agonistico regionale, il grande numero di giocatori iscritti e l’alto tasso qualitativo espresso in campo, con ben 38 giocatori e giocatrici di II°Categoria in tabellone, hanno confermato l’importanza di questa manifestazione, capace di radunare atleti da ogni parte del Centro Italia.

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Gli amici di “Pier” Daniela, Paolo e Carlo insieme alla moglie Tiziana e la figlia Martina.

Dominio Virgili nel maschile

Il tabellone maschile ha regalato momenti di grande tensione sin dai primi incontri dei tabelloni preliminari. Tra eliminazioni inaspettate e grandi sorprese, il ritmo messo in campo da tutti i contendenti è stato incredibile. Una volta entrati nel tabellone finale le emozioni si sono moltiplicate a dismisura, con incontri thriller e azioni di gioco di un altro pianeta.

Quando a giocarsi il titolo sono le prime due Teste di Serie del tabellone non può che uscirne uno spettacolo unico. Si tratta di giocatori con caratteristiche tecnico-tattiche completamente opposte. Da una parte la potenza e lo strapotere di Augusto Virgili, campione del TCP Open nel 2019 e già avviato nella carriera internazionale, dall’altra il cuore e la grinta di Andrea Turini, nostro maestro e vera e propria leggenda dei tornei “made in Poggibonsi” con ben otto finali disputate e due vittorie. Il primo non ha ancora veramente faticato nei suoi due incontri che lo hanno portato in finale. Prima il 6-0 6-1 rifilato a Marco Angiolini, poi il perentorio 6-1 6-4 con cui ha sconfitto Pietro Cortecci, un altro dei grandi candidati al titolo. Turini invece ha avuto un cammino più tortuoso, costituito da due incontri culminati al Tie-Break decisivo. Sia contro Terrosi sia contro Militi Ribaldi la fatica è stata molta, le emozioni e i colpi di scena da Oscar.

Il nostro Andrea Turini in azione durante la semifinale vinta ai danni del 2.3 Militi Ribaldi. Per lui un secondo piazzamento finale che arriva dopo due importanti vittorie al Super Tie-Break.

Godermi questo spettacolo dalla sedia dell’arbitro è stata un’emozione ancora più grande per me. Dirigere l’incontro tra due giocatori del genere non è mai facile, specie se entrambi stanno lottando per un premio prestigioso. Tuttavia, la grande correttezza espressa da entrambi i contendenti durante tutta la durata del match, ha reso il mio compito più facile ed ha aumentato esponenzialmente il coefficiente qualitativo.

I turni di battuta di Virgili la chiave del match

Virgili parte forte sin da subito. Al servizio è una mitragliatrice con colpi infiniti. La sua prima piatta da destra ad uscire è folgorante. Il suo gioco da fondo campo è potente e preciso. In cambio Turini ci prova, mette in campo il suo solito cuore da leone e controbatte con una grande resistenza e tenacia. La parità non sembra volersi rompere finché a metà del primo set arriva il break da parte dell’atleta fiorentino che continua a macinare punti su punti. Gli ultimi giochi vanno via veloci. Virgili si aggiudica il primo parziale con il punteggio di 6-3.

Il vincitore Augusto Virgili pronto a servire durante la semifinale. Per lui è arrivato il secondo successo negli ultimi tre anni sui nostri campi, dopo la vittoria del luglio 2019.

Anche il secondo set inizia sulla falsa riga del primo con Turini supportato meravigliosamente dal pubblico di casa e Virgili tenuto su dallo splendido seguito di tifosi che erano venuti a sostenerlo. Tra i due la parità continua a farla da padrone. Tra colpi prestigiosi e scambi infiniti il secondo set è più spumeggiante del primo. Ma sul 3-3, ancora una volta, Virgili mette a segno la zampata e strappa un break a Turini. I turni di servizio poi decideranno la sorte dell’incontro. Smorzate di grande finezza e bordate di dritto lungolinea sono il pane quotidiano di Virgili. Turini resiste con le unghie e con i denti, mette a segno colpi che ricordano a tutti la sua grande qualità, se mai ce ne fosse bisogno. Ma Virgili al servizio è troppo forte. “Gioco, partita e incontro Virgili, due partite a zero, 6-3 6-4”. Per la seconda volta sui campi di Poggibonsi, il giocatore in forza al Tennis Club Rufina è campione.

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Il vincitore Augusto Virgili premiato dalla figlia di “Pier” Martina

Tabellone femminile più bello di sempre

Specialmente se nel recente passato abbiamo assistito a tabelloni femminili tra i più prestigiosi di tutto il panorama regionale sia per numero di iscritte sia per il tasso tecnico di esse è difficile migliorarsi. Ebbene, questo torneo ci è riuscito alla grande. Si tratta di uno dei tabelloni femminili più belli mai visti in 58 anni di storia tennistica a Poggibonsi. Tantissime le atlete ai nastri di partenza che hanno dato vita ad incontri elettrizzanti e spettacolari. Emozioni che sono durate fino all’ultimo scontro, fino all’atto conclusivo che ha visto scendere in campo due giocatrici dell’élite del tennis italiano.

Gori e De Vito si danno battaglia, ma alla fine trionfa la prima.

Erano le due grandi favorite a giocarsi il titolo. Entrambe non hanno tradito le aspettative. Così come nel tabellone maschile si sfidano le prime due Teste di Serie. Le più forti. Le più accreditate. Pronte a darsi battaglia con tutte le armi a disposizione del loro arsenale. Pronte ad emozionare.

Nelle prime fasi dell’incontro il ritmo sembra più basso del previsto. Entrambe le atlete appaiano un po’tese. Qualche errore di troppo sia da una parte che dall’altra della rete. La parità sembra non schiodarsi quando Gori entra improvvisamente in partita con un ritmo dilagante. Inizia ad incanalare punti su punti esprimendo una grande potenza da fondo campo. De Vito prova a rispondere come può, cercando di prendere in mano la situazione con il suo gioco offensivo. Gori però è più costante e precisa e riesce a portare a casa il primo parziale per 6-4. Un urlo liberatorio e questa roulette meschina ma gioiosa chiamata tennis continua.

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Le due finaliste insieme a Martina e Tiziana, rispettivamente figlia e moglie di “Pier”

Anche il secondo set mette in mostra un grande equilibrio presente tra le due giocatrici. La tattica di De Vito appare chiara sin da subito: dare meno ritmo possibile all’avversaria, la quale è molto brava a martellare da fondo. La strategia sembra pagare con Gori un po’più in difficoltà e la giocatrice in forza al TC Castiglionese che acquisisce sempre maggiore fiducia. La giovane atleta fiorentina però, è determinata a vincere e riesce a trovare la quadra per combattere il gioco di De Vito. Dopo un set costituito esclusivamente da spettacolo e colpi di scena si va al Tie-Break, dove Gori riesce a sferrare la graffiata decisiva per portarsi a casa il secondo set e il titolo. Per la prima volta nel corso della sua ancora giovane carriera, Matilde Gori trionfa sui campi di Poggibonsi.

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La moglie di “Pier” Tiziana premia la vincitrice Matilde Gori

Grazie a tutti!

Un doveroso ringraziamento va al Giudice Arbitro Mario Panti e all’Assistente Francesco Materozzi, impeccabili come al solito nell’organizzazione e nella gestione del torneo. Inoltre un grazie ai custodi, alla segretaria Stefania, a Mauro Bencini, ai Soci, allo Staff-Tecnico e a tutto il consiglio direttivo per aver reso possibile l’organizzazione di questa meravigliosa manifestazione.

ALLA PROSSIMA!!

Album fotografici:

– II°Memorial “Pier” fino al 06 settembre https://www.facebook.com/media/set?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.4738424222857846

-II°Memorial “Pier” fino alle semifinali https://www.facebook.com/media/set?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.4738468342853434

-II°Memorial “Pier” finali e premiazioni https://www.facebook.com/media/set?vanity=tennisclubpoggibonsi&set=a.4734888476544754

De Vito Poggibonsi

“Qui Open Pier” – MatchDay 16

È l’atto conclusivo: Turini e Virgili per il maschile, De Vito e Gori per il femminile. Si apra il sipario.

di Mattia Galigani

Buon pomeriggio amici del TCP e ben ritrovati con “Qui Open Pier”, la rubrica quotidiana con tutti gli aggiornamenti dai campi della II°Edizione del Torneo Open Memorial “Pier”. Siamo ormai giunti all’atto conclusivo di questa meravigliosa manifestazione che ha scaldato il cuore di tutti gli appassionati con tantissime emozioni. 

Se non mi fossi dilungato ieri sul motivo per il quale ho descritto il quarto di finale di Turini come “blockbuster” avrei rifatto lo stesso ragionamento per rivolgermi all’incontro di ieri. Turini vs Militi Ribaldi. Una sfida inedita. I due non si conoscono, hanno soltanto i cinque minuti di palleggio preliminare per cercare di immagazzinare più informazioni possibili. Anche perché dopo sarebbe troppo tardi. Il perugino Militi Ribaldi è forte, ha un gran servizio e da fondo campo scoppia la palla. Istintivamente mi è venuto in mente un paragone esagerato, quello con l’americano Reilly Opelka. La battuta ovviamente meno incisiva dell’attuale numero 24 ATP ma una buona mobilità in fase difensiva. Un avversario ostico. Non c’è dubbio. 

Turini ormai lo conosciamo tutti. Prestazioni atletiche invidiabili, tecnica sopraffina e un carattere da agonista che pochi possiedono in tutta Italia. Sono anni che si mantiene costante ai vertici della Seconda Categoria, e ci sarà un motivo. 

Turini vs Militi Ribaldi: spettacolo ad ogni punto

Il primo set è combattuto sin dai primi scambi, con entrambi i giocatori che mantengono il proprio turno di battuta. Fare un break a Militi Ribaldi è complicato, se riesce ad impostare lo scambio sul suo gioco è pressoché impossibile. Si va quindi al Tie-Break. Entrambi i giocatori lottano su ogni punto, consapevoli che il tempo per recuperare è troppo poco. Alla fine vince il 2.3 perugino. Prima partita: Militi Ribaldi. 

Nel secondo parziale Turini scende in campo con un appiglio decisamente più offensivo. La scelta tattica di prendere in mano la situazione con precisi colpi da fondo campo volti a muovere l’avversario ripaga sin da subito. Seconda partita: Turini, 6 giochi a 2. 

Per la seconda volta in due partite Turini si ritrova quindi costretto al Super Tie-Break decisivo. Proprio come nel quarto di finale con Terrosi le emozioni non si contano. Turini annulla un match point, in seguito ne spreca due, prima dell’ultimo scambio thriller quando dopo circa venti colpi di grande tennis, il diritto di Militi Ribaldi è appena lungo. Gioco partita incontro Turini: 6-7 6-2 14-12. Per il quarto torneo consecutivo sui campi del TCP, Andrea Turini si giocherà il titolo nella finale.  

Andrea Turini entra nella leggenda del TCP. Considerando tutti i tornei Open organizzati sui nostri campi quella di oggi sarà l’ottava finale disputata.

 

Virgili abbatte il muro Cortecci: è finale

L’altra semifinale vede invece contrapposti due giocatori che da anni sono sulla cresta dell’onda del tennis italiano. Due filosofie di tennis opposte, due modi di interpretare la gara completamente diversi. Entrambi grandi giocatori, su questo non ci sono dubbi. Da una parte della rete la potenza e lo strapotere della Testa di Serie Numero 1 Augusto Virgili, dall’altra la resistenza e la tenacia del 2.4 senese Pietro Cortecci. Tutte le carte in regola per un grande spettacolo. 

Virgili parte subito forte, e come se parte forte. Il suo servizio è impeccabile, devastante ma preciso. La sua tattica offensiva da fondo campo non lascia spiragli a Cortecci che arranca. Tra bordate micidiali e colpi di grande finezza il primo set scorre via veloce. Lo vince Virgili con un clamoroso 6-1. 

Agli inizi del secondo parziale la musica sembra cambiata. Cortecci riprende l’appiglio sull’incontro e inizia a macinare colpi di pregiata fattura, in cambio Virgili è leggermente più falloso. Basta pochissimo in uno sport diabolico come il tennis per stravolgere una situazione che appariva già in cassaforte. Ma è proprio in questi momenti di precarietà e incertezza che il campione tira fuori il coniglio dal cilindro, riuscendo comunque a prevalere. Si tratta proprio di quello che è successo ieri, con Virgili che sul finire del set riesce a tirare una vera e propria graffiata al suo avversario, strappandogli il servizio e andando a concludere con un 6-4 in suo favore. 

Per il 2.3 fiorentino si tratta dell’ennesima finale di un 2021 che gli ha regalato indubbiamente delle grandissime soddisfazioni sportive e oggi sarà concentrato al massimo per mantenere intatta la sua striscia di successi.

Augusto Virgili si prepara a servire nella semifinale di ieri. La battuta si è rivelata un colpo cruciale per sconfiggere Cortecci. 

De Vito suda ma batte una Galieni da applausi

Passando adesso al tabellone femminile, esce tra gli applausi la nostra Eleonora Galieni che ha lottato fino all’ultimo scambio contro la Testa di Serie Numero 1 Chiara De Vito. La 2.4 senese porta a casa agilmente il primo set con il punteggio di 6-1. La partita sembra essere in suo pieno controllo. Il suo tennis è quello di sempre, offensivo e distruttivo. Il suo rovescio a due mani è una sentenza, il dritto lungolinea è imprendibile. Ma Eleonora rimane lì, concentrata, non si perde d’animo e comincia a macinare punti. Con una grande costanza e colpi da capogiro riesce a ristabilire la parità e a portare De Vito fino al Tie-Break, spinta dal calore del pubblico di casa. La giocatrice senese riesce ad approfittare di qualche errore di troppo da parte della nostra atleta e sale in cattedra fino a portare a casa il secondo parziale e la vittoria finale. Per De Vito si tratta della terza finale conquistata sui nostri campi e oggi cercherà di continuare la sua striscia di vittorie iniziata nel 2018 e continuata nel 2020. 

La Testa di Serie Numero 1 Chiara de Vito in azione ieri contro la nostra Eleonora Galieni. Per lei è la terza finale in tre partecipazioni a Poggibonsi. 

Matilde Gori vince e convince, oggi la grande sfida

A cercare di impedire a De Vito di sollevare il trofeo più ambito ci sarà la 2.4 fiorentina Matilde Gori, fresca vincitrice di un ottimo incontro in semifinale. Contrapposta alla 2.6 Carlotta Nassi, Gori ha impostato sin da subito il match sulla strada più adatta alle sue caratteristiche di gioco: offensivo e preciso. Nassi però si rivela un osso durissimo e ne viene fuori un incontro spumeggiante e ricco di punti di grande caratura. Tra scambi infiniti e colpi di genio è la Testa di Serie Numero 2 Gori a portare a casa il primo set: 6-4. Spinta dall’energia positiva accumulata dopo la conquista del primo parziale, nel secondo Gori scende in campo con un agonismo diverso, continuando a macinare punti su punti fino alla vittoria finale, ottenuta con un perentorio 6-1. 

La giocatrice fiorentina, classe 2000 è alla prima finale sui nostri campi dopo averla sfiorata lo scorso anno e sarà sicuramente pronta a renderla indimenticabile. 

La 2.4 fiorentina Matilde Gori pronta a dare battaglia a De Vito per la vittoria finale. 

Domenica 12 settembre 2021

Ore 17:00

Finali Torneo Open II°Memorial “Pier”

  • Virgili Augusto 2.3 (1) vs Turini Andrea 2.3 (2)
  • De Vito Chiara 2.4 (1) vs Gori Matilde 2.4 (2)

A seguire premiazioni e rinfresco per tutti!!

#OPENingtitles #ThisisTCP

premiazione

Angiolini e Bigazzi da sogno! A loro il 1°TCP Open Rodeo

di Mattia Galigani

Nella storia dello sport le emozioni si rincorrono a vicenda. Il loro moto è perpetuo e imparabile. La loro ricerca del ruolo da protagoniste è presente in ogni momento. Sono caratteristiche incluse nella loro natura, e come tali devono essere lasciate libere di esprimersi. Che cos’è l’arte se non la ricerca di suscitare emozione nello spettatore? Sia che riguardi la scrittura, la pittura, l’architettura o un gesto tecnico sportivo, un’opera d’arte può essere definita tale soltanto se riesce a trasmettere emozioni tangibili.

La storia dello sport è quindi un’unica e gigantesca opera d’arte, composta da momenti memorabili e indelebili, scolpiti nelle nostre menti e nei nostri cuori. Per elencarli tutti servirebbero decenni. Indubbiamente, una delle maggiori fonti di emozione che lo sport è in grado di regalarci è collegata alle vittorie inattese. In ogni aspetto della vita ci saranno sempre personalità che alla vigilia risultano favorite, più brave di altre. Ma è proprio nel momento in cui i pronostici sulla carta vengono stravolti che subentra l’emozione. Quella forte, capace di toglierci il fiato.

Testa di Serie Numero 1 del Tabellone: il nostro Andrea Turini, la punta di diamante della nostra formazione di Serie B. Un giocatore che da anni continua ad essere sulla cresta dell’onda del panorama tennistico toscano e non solo. Protagonista di incontri sensazionali e momenti da incorniciare. L’ho conosciuto nel 2017 quando sono arrivato per la prima volta a Poggibonsi. Da subito mi è stato semplice tracciarne un’opinione riguardo alla sua persona. Un carattere mite e gentile ma incredibilmente dedito e determinato sugli obiettivi, individuali e di gruppo. Una professionalità unica nel suo mestiere ed una grande capacità a realizzare le proprie ambizioni. Benvoluto da tutti, una personalità da prendere come esempio.

Iniziando a lavorare con lui ho da subito notato alcune caratteristiche riguardo al suo modo di esercitare la propria professione. Oltre a possedere delle grandissime competenze sotto gli aspetti tecnici, tattici e comportamentali collegati al gioco del tennis, l’aspetto che risalta è il Turini “giocatore”. Sì perché, dall’alto della sua esperienza come atleta di ottimo livello, riesce a capire alla perfezione le varie situazioni in cui i suoi allievi si ritrovano durante l’allenamento e la competizione. Un connubio perfetto tra la competenza mirata al perfezionamento delle tecniche individuali e tra la sensibilità dell’atteggiamento da gara.

Andrea Turini in azione durante la finale

Esattamente dal lato opposto del tabellone, la Testa di Serie Numero 2. Un altro nome che tutti conosciamo alla perfezione: Marco Angiolini. La mia amicizia con Marco è invece molto precedente rispetto a quella con Andrea. Ci siamo conosciuti nel 2010, quando da bambini tiravamo calci a un pallone in delle sfide infinite che sembravano incontri di Champions League. Un campo e due porte erano il nostro Santiago Bernabéu. Pezzi di lamiera a circondare il terreno di gioco i nostri ultras. Lui già giocava a tennis e già raccoglieva le prime soddisfazioni, io ancora dovevo iniziare ad amare questo mondo. Le nostre strade tennistiche poi si sono separate, mentre il rapporto di amicizia è rimasto sempre piacevolmente presente. Il giorno in cui, nel settembre di due anni fa, Marco si è unito al nostro circolo, il suo tennis era totalmente diverso rispetto a come lo ricordavo. Erano passati anni e tanti aspetti erano cambiati.

Il cammino perfetto

Ed eccoli là, i due favoriti della vigilia, ai lati opposti del tabellone. Tutti sperano di vederli contendersi il titolo in una finale da sogno. La formula del torneo è però insidiosa e continuamente aperta a colpi di scena. Una volta in campo i pronostici della vigilia contano meno di zero perché nulla nello sport è regolato da una qualche legge matematica. Il bello o il brutto del tennis a seconda dell’opinione personale.

Andrea parte forte da subito. Ai quarti rifila un ottimo 4-3 4-2 al 2.7 Giacomo Natazzi, mentre in semifinale sconfigge con il punteggio di 4-2 4-1 il giovane sinalunghese Amedeo Malfetti. Il suo tennis è pulito come sempre, la sua condizione atletica perfetta.

Marco non è da meno. Per lui un avversario ostico sin dal debutto, il 2.6 Tommaso Aprile. La partita regala emozioni e colpi d’autore, ma alla fine è proprio il nostro atleta a prevalere con un doppio 4-2. In semifinale lo attende Davide Natazzi, altro giocatore di grande esperienza e con un ottimo bagaglio tennistico. L’incontro è combattuto e tirato fino all’ultimo punto, quando Marco può finalmente alzare le braccia al cielo. Con un doppio 4-3 è finale.

Il dritto di Marco Angiolini, una delle chiavi cruciali in tutto l’arco del torneo.

L’allievo e il maestro. Quante volte abbiamo sentito ripetersi questa favola nel mondo dello sport. Ed eccoli proprio là, a giocarsi la finale, a contendersi il trofeo più ambito della I° Edizione del TCP Open Rodeo. L’atmosfera è apparentemente serena e rilassata. I loro volti tranquilli accennano a un sorriso. Nella mente di entrambi la consapevolezza che sarà una splendida partita. E così è stato.

Finale emozionante

“Ha vinto 4-0 Marco il primo set” vado a comunicare con un misto di sorpresa e contentezza il risultato provvisorio al G.A. Mario Panti che risponde con occhi di assenso. L’avvio di partita è stato a senso unico, caratterizzato da uno sciabordante strapotere a fondo campo di Angiolini che con il suo dritto micidiale ha inchiodato diverse volte Turini all’angolo. La partita è però ancora lunga, e la reazione del maestro non si fa attendere. La sua regolarità comincia a prevalere sugli attacchi di Angiolini che ciò nonostante continua a tenere duro e a dar sfoggio di qualità sopraffine. Alla fine, però, è proprio Turini a portarsi a casa il secondo parziale per 4-2. Sarà quindi il Tie-Break decisivo a decretare il vincitore di questo torneo.

Il Tie-Break è una partita a sé stante. Un momento in cui tutti i punti valgono oro. Il minimo errore può costare carissimo e la più piccola disattenzione può far franare qualsiasi traguardo conquistato con fatica nei set precedenti. Anche in questa circostanza l’avvio di Marco è sorprendente. Macina punti su punti, il suo tennis potente e preciso è straripante. Andrea continua a lottare su ogni palla come ci ha abituato. Il risultato è un incontro sensazionale e ricco di emozioni. Dopo quindici punti di puro spettacolo, è Marco Angiolini a trionfare per 10-5. La vittoria è tutta sua.

Il vincitore Marco Angiolini premiato dai Consiglieri Filippo Brogioni e Nicola Bianchini, dal GA Mario Panti e dal main sponsor Massimiliano Arnecchi.

Pochi istanti dopo l’incontro sono andato a parlare con Andrea. Le sue risposte non lasciavano trapassare il minimo rammarico, solo una grande soddisfazione per quello che ha definito “uno splendido risultato professionale”.

“La partita di oggi mi ha ricordato un episodio avvenuto qualche anno fa. Stavo giocando l’Open a La Spezia e durante una partita dovetti affrontare il mio maestro. E l’immagine che più mi è rimasta impressa di quella giornata è lui che, dopo aver perso la partita, mi dà la mano con il sorriso. Ecco, io oggi mi sono immedesimato perfettamente in quella situazione e credo di aver provato le stesse sensazioni che sentì il mio maestro quel giorno. I progressi fatti da Marco nel corso degli ultimi due anni sono notevoli sia dal punto di vista tecnico ma soprattutto nell’ambito caratteriale. Il nostro ultimo incontro da avversari risaliva all’estate 2019 durante l’Open di San Gimignano, pochi mesi prima che venisse ad allenarsi con noi. Il giocatore di allora è completamente diverso da quello che è oggi. Si è trattato di una sconfitta che mi ha dimostrato ancora una volta che il lavoro che stiamo facendo con Marco e con tutti gli altri ragazzi è quello giusto. Sono molto felice per Marco e sono convinto che riuscirà a togliersi molte soddisfazioni con il nostro sport.” – Andrea Turini

Spettacolo ed emozioni nel tabellone femminile

Per quanto riguarda il torneo femminile, lo spettacolo è stato la chiave principale in tutto l’arco della manifestazione. Oltre a sottolineare l’elevato numero di iscritte che sono state inserite nel tabellone, degna di menzione è la quantità di giocatrici di II° Categoria che hanno partecipato.

La Testa di Serie Numero 1 del torneo, la 2.4 Emma Martellenghi è stata sorprendentemente sconfitta al debutto dalla 2.7 Chiara Bigazzi con un perentorio 4-1 4-3. Un risultato frutto senza dubbio di un tennis spumeggiante e un gioco dall’elevato coefficiente tecnico che hanno caratterizzato il cammino di Chiara sin dal primo incontro.

L’altra semifinale ha invece visto scendere in campo la senese Martina Caciotti, forte di un ottimo successo per 4-2 4-0 sulla 2.7 Bianca Caselli, e la 2.8 Nastasia Lazzi, artefice dell’eliminazione della Testa di Serie Numero 2 nel match dei quarti di finale. L’incontro, caratterizzato da azioni di gioco spettacolari e momenti di grande qualità, è terminato con il punteggio di 4-2 4-1 in favore della giovane atleta in forza al TC I Tigli di Montepulciano.

La finalista Nastasia Lazzi in azione.

In finale, entrambe le giocatrici hanno messo in mostra tutti i meriti che le hanno portate a contendersi il titolo. Il primo parziale, lottato su ogni palla fino all’ultimo scambio è terminato per 4-3 a favore di Lazzi. L’incredibile volontà agonistica di tornare in partita espressa però da Bigazzi sin dai primi punti del secondo set le hanno consentito di aggiudicarselo con un secco 4-1. Proprio come la finale maschile, anche quella femminile è stata decisa da un Super Tie-Break costellato da momenti ricchi di pathos ed emozioni. Dopo una strenua battaglia sportiva, è stata Chiara Bigazzi a prevalere con il punteggio di 10-6. Il sogno è diventato realtà.

La vincitrice Chiara Bigazzi premiata dal Consigliere Filippo Brogioni

Un doveroso ringraziamento va al GA Mario Panti e agli assistenti Claudio Falciani e Francesco Materozzi, come sempre impeccabili nell’organizzazione e nel corretto svolgimento di un altro grande torneo organizzato dal nostro circolo. Complimenti inoltre a tutti i nostri atleti che hanno partecipato all’iniziativa raccogliendo in alcuni casi risultati estremamente graditi.

Album fotografico finali e premiazioni